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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

sabato 31 dicembre 2011

Ultimo della miseria.

Come dissi a qualcuno, per quest'ultimo giorno vorrei fare un po' di bilancio soffermandomi principalmente su cosa il 2011 mi abbia dato piuttosto che rodermi il culo pensando alle cose che si è preso. In effetti è stato un po' l'anno della mia rinascita, depressione controllata, nuovo lavoro, rinnovata vita sociale .. insomma, uno non dovrebbe piangere più di tanto, anzi. A vederla così ci sarebbe pure da essere felici.. tuttavia la cosa che ho perso pesa moltissimo e non passa giorno che io non mi tormenti su quella cosa. Incubi e pensieri notturni e mattutini, ma va bè .. passeranno.

Non ho molta voglia i scrivere oggi, ma so che qualcuno s'aspettava un mio post per questa giornata. Non ho nemmeno voglia di farvi ridere, figuriamoci quella di farvi riflettere.
Quindi .. mi limito ad augurarvi un buon anno.

Ah, mi viene voglia di dire una cosa giusto perchè me l'hanno fatta venire in mente ora : questa sera, se bevete, non prendete in mano la macchina. Se avete intenzione di sfondarvi rimanete in un posto per tutta la sera oppure nominate un autista che si astenga. Non lo dico per voi, ognuno è responsabile della propria vita ma tenete presente che potete far del male a qualcuno, qualcuno che magari s'è limitato ad una cocacola con ghiaccio. Io, dal canto mio, mi sfonderò di vin brulè e tequila quindi .. non solo non sarò in grado di guidare ma probabilmente nemmeno di articolare un discorso. La macchina, la mia macchina, rimane in garage.

giovedì 29 dicembre 2011

Cazzo ma .. è l'alba?

Per me le ore prima delle undici e dopo le quattro non esistono. In sostanza il mondo finisce quel lasso di tempo, tutto si ferma, tutto cessa di esistere e non avviene nessun fatto rilevante per la mia persona che merita un sanissimo ed indisturbato riposo. In sostanza, terremoto a parte ed escludendo incendi, possono anche morire tutti che, probabilmente, me ne accorgerei solo qualche ora dopo il mio risveglio. Ah sì, si consiglia caldamente di non rivolgermi la parola fino a mezzogiorno, accertandosi oltre che dell'orario anche che si siano assunte in sequenza le seguenti sostanze : caffè, nicotina, nimesulide. Tuttavia l'orario e le sostanze non escludono completamente l'insorgere di lacrime, urli disumani, bava e ringhiate. Si consiglia altresì di incrementare cura e attenzione dei dettagli nei giorni che precedono e nei giorni dedicati al ciclo mestruale. 
Frasi da evitare assolutamente :
- Potresti per cortesia .. ( un qualsiasi piacere che implichi sforzo fisico/mentale )
- Ti vedo gonfia 
- Madonna che alito!
- Vieni che ti faccio le coccole
In tutti i suddetti casi, qualora venisse scatenato un implacabile istinto omicida e questo, disgraziatamente, trovasse realizzazione su un povero sfigato poco attento, mi sento di dire che non sono responsabile e questo foglietto illustrativo verrà utilizzato in tribunale in mia difesa perchè .. sarò anche una bestia, ma io vi ho avvertito.

martedì 27 dicembre 2011

Continue .. ? INSERT COIN.





Okay, vediamola così.


Sono in una sala giochi e inizio a giocare con .. bho, the house of dead. Metto dentro la mia monetina e comincio a giocare. Sono brava e passo di livello in livello, accumulando punti e stelline che mi fanno presto entrare nella hall of fame. La gente inizia a guardarmi, si avvicinano alle mie spalle e ben presto la sala si riempie, vengono da un sacco di posti, da lontano, per vedere quella che passa tutti i livelli e vince un sacco. Arrivo all'ultimo livello, mostro finale. Oramai sono una celebrità e tutti si aspettano tutto da me. Tutti vogliono vedermi vincere solo che .. bè, qualcuno inizia a dire di avercela fatta. Certo, con meno punti, meno stelline .. ma ce l'hanno fatta. Io nel mentre inizio a finire le monetine, le chiedo in prestito e chi crede in me me le da. Chi vuole vedermi vincere, me le presta, anche a fondo perduto. Il punto è che non lo sconfiggo questo mostro epocale, mi sfugge qualcosa e non riesco a batterlo. Finisco ancora i soldi, non c'è più nessuno disposto a prestarmeli fatta eccezione per qualche spicciolino che comunque non fa quota. La gente inizia ad andarsene, delusa. Avvicino la mano al tasto rosso .. 3 ... 2 ... 1 .. GAME OVER.

Dannato Vivere and Merry Fucking Christmas.

Sì, il titolo sono due citazioni assemblate. Negrita e South Park .. e sti cazzi, cavoli a merenda. Fa niente, lo trovavo adeguato per riassumere quanto c'è da riassumere di queste feste pazze che rendono Dicembre un po' meno pesante di quello che sarebbe se non ci fosse almeno l'atmosfera natalizia. Per atmosfera natalizia intendo quella strana malinconia che ti piglia quando, alla sera, percorri la strada di casa, nella nebbia e a far da contorno ci sono : addobbi per le strade, musiche di natale alla radio, freddo boia e riscaldamento dell'automobile a palla. Bè, sarò anche triste ma a me quei momenti mi fanno sentire il natale più della frenesia da regalo, più dei pranzi/cene in famiglia e abiti cerimoniali che indossi una volta e poi marciscono nell'armadio per un altro anno. La verità è che non so ancora se io sia o meno innamorata del natale .. una parte di me è ancora legatissima a quel giorno, una parte di me prega gli dei di teletrasportarla in kenya per tutto dicembre. E vai così, partorisco l'ennesimo post dal tema inflazionatissimo, dannatamente scontato e mainstream .. ma che ci posso fare, sono una persona banale, mediocre e oramai vado verso la via dell'accettazione passiva. "Tu potevi fare tutto, cos'è successo? Cosa ti ha fermata?" Mi è stato chiesto. Non lo so, non ho saputo rispondere a questa domanda, ma più che altro mi sono chiesta "Ma davvero io potevo fare tutto, o semplicemente era quello che tutti si aspettavano da me?" Il più grande spettacolo dopo il Big Bang .. ecco cosa si aspettavano che io facessi, il punto è che .. non sono riuscita a bissare microchip emozionale e non sono riuscita a diventare qualcuno. Ma ci ho provato? Bhò, forse sì ma forse mi sono fermata al primo muro perchè infondo sono umana pure io, nonostante dia l'idea di un replicante incazzato. 


Chissà cosa mi aspetta il prossimo anno, chissà quante altre aspettative riuscirò a deludere e chissà quante altre cose scoprirò di non essere e non saper fare. Non sono mai stata una buona amica, non sono mai stata una buona compagna, non sono mai stata e mai sarò una buona madre, non sono mai stata una brava persona, non sono mai stata bella, non sono mai stata .. io non sono mai stata niente. Pensavo d'essere, pensavo di saper fare, pensavo di saper dire e saper pensare .. pensavo, pensavo, pensavo. Pensavo sbagliato o pensavo nei limiti del mio pensiero, così piccolo, così banale, così castrato. Cosa c'è di peggio di un campagnolo? Un campagnolo che si crede un cittadino. 


Chi salverà il mondo questa notte? Di una cosa sono certa .. non sarò io.

domenica 11 dicembre 2011

palle gonfie.

Sei una persona di merda. Questa è la cosa più carina che posso dirti.
Stai sul cazzo anche ai morti.

lunedì 24 ottobre 2011

Figa e cervello.

Sono sempre meglio gli altri, le altre.
Okay, io ... dopo tutto, ho la cellulite. 
E non chiacchiero in inglese tra italiani solo per mostrare che lo parlo bene.
Torna da me quando anche quella ti ha stancato, fai sempre così.
E qualcuno, come un idiota, ci casca sempre.

domenica 23 ottobre 2011

Francè.

Ti ho visto morire due volte. Una sei anni fa. Una oggi.
Ti amo ancora.
Da morire.
Oggi sono morta un po' anch'io.


Ciao Frà.
Oh, ciao anche a te, Sic.

martedì 11 ottobre 2011

Tatuaggi.

I tatuaggi si fanno per tante ragioni, io ci copro un corpo che non mi piace.
In questo modo rendo guardabili parti di me che normalmente non guarderei mai. Domani tocca al mio braccio sinistro, inizio il lavoro che mi porterà a coprirlo per la sua totalità. Non ci sarà più un pezzo di pelle visibile. Ma se qualcuno lì legge .. se questo qualcuno ha dei tatuaggi.. perchè non mi dice come mai se li è fatti ?

lunedì 10 ottobre 2011

Esistono.

Esistono persone sole. Ne vedo spesso ma ce n'è una che mi lascia sempre di stucco. E' una donna molto bella, avrà trentadue/trentatrè anni al massimo, è alta e bionda, magra e sempre alla moda. Viene in piazza tutti i pomeriggi con il suo bambino, un tartarino di circa tre o al massimo quattro anni. Il bambino gioca con la palla, fa le cose che fanno tutti i bambini mentre lei lo guarda e rimane lì senza parlare con nessuno, senza interagire con le altre mamme. Sta lì e sorridendo guarda il suo bambino giocare. Mi è capitato di vederla altrove, in un centrocommerciale. Passeggiava per le gallerie con il bambino per mano, non aveva sacchetti e non entrava in nessun negozio, semplicemente passeggiava. So che è sposata con un'imprenditore, un broker finanzario meridionale che ha fatto i suoi soldi aprendo un'agenzia di mediazione creditizia. E' anche lui un bell'uomo ma son certa che si faccia fare più di qualche pompino dalla sua collaboratrice.

Guardando dalla finestra, persone simili se ne scovano un sacco. Potreste dire di me che sono una persona annoiata, una di quelle pettegole che non potendo vivere la propria vita, ficcano il naso in quella degli altri. E' possibile. O forse questo è solo il mio ultimo giorno di ferie.

martedì 4 ottobre 2011

Ti vomito addosso. E sto peggio di prima.

Certe conversazioni non le voglio perdere. Mi fanno ricordare quanto sono capace di cadere in basso quando mi metto le dita in gola.


*lasciamo stare che ho passato la terza giornata di merda di fila
*avevi ragione, ci arrivo morto a novembre
       


*no, non competere con me
*non ci provare nemmeno

*no no, assolutamente

*che sto piangendo da tipo .. mezzora e non riesco a smettere
*quindi sta buono lì e tieni la bocca chiusa che non è aria.
                                                                
*ok, non volevo lamentarmi, stavo solo tentando di non attappare la vena e ...
*sticazzi degli sciamani
*giochiamo vah


*e oggi io sono andata a lavorare
*e ci vado anche domani
*e devo farmi dodici ore filate
*perchè quel porco dio del mio capo


*ma le ferie?

*non vuole chiamare la ragazza a progetto, per non spendere soldi
*ed è nato suo figlio
*e mi ha REVOCATO le ferie
*per mancanza di personale
*ed io domani volevo stare con mio marito ed i miei amici
*e dopodomani io volevo andare da lorenzo che me lo chiede da una settimana
*e non ho più una vita
*puttana troia
*io domani sera dovevo andare a mangiare a casa di amici
*invece sono in quel cazzo di negozio, fino alle dieci
*e non mi si rispetta
*e tutto è dovuto
*e sono stanca, non mangio e vomito tutte le mattine
*e mi sento sola in mezzo alla gente e non so più cosa fare perchè non sono contenta di niente
*e mi faccio schifo
*ho rotto lo specchio con un pugno prima
*perchè mi guardo e vedo un mostro
*ora dimmi, caro .. , ci arrivi tu a novembre? Io manco a domani.


*giochiamo dai

venerdì 30 settembre 2011

e sono stanca.

Ma davvero. Ho la stanchezza cronica.
Mi sto sfondando in palestra, lo ammetto. Ci carico pesi su pesi e finisce che mi sfanculano anche i muscoli evitando proprio di rispondermi quando decido di portarli al limite.
Non conosco limite. Ma sono stanca e non so per cosa io abbia deciso di gonfiare così le mie braccia. Ma mi piacciono, più muscoli e meno chiacchiere.

domenica 25 settembre 2011

Hei scusa! Sì, parlo con te.

Guardavo le foto di compleanno di una ragazza che conosco. Una torta gigantesca, gialla con girasoli e candeline scintillanti. Un sacco di persone attorno, facce più o meno conosciute, comunque quasi tutte già viste. Ho pensato che tra due mesi avrò venticinque anni e mi sento come se ne dovessi compiere quaranta. Ho fatto tutto e l'ho fatto troppo in fretta, con il risultato che adesso non ho più nulla da fare, o comunque esistono poche cose ancora in grado di entusiasmarmi. Bè, andare a Gardaland ancora mi rende euforica, ma solo perchè penso che nell'aria ci sia della cocaina. Ah, poi ieri mi stavo guardando allo specchio, davanti, di lato, dietro. E poi voglio capire perchè tutti mi dicono che sono magra, che sto bene, che ho un bel corpo ed io vedo rotoli, lardo e gettate di lipidi trasudanti ovunque. Mi sfondo in palestra, roba che mi devono spegnere il tappeto a forza per non farmi stare male. Eppure, fiumi di lipidi, grasso animale giallastro, cuscinetti burrosi e .. che schifo. E lo so che sono io. Ma se io non mi piaccio più, se sono tre anni che mi vomito addosso, c'è possibilità che io cambi prospettiva? No,  rimango nella mia totale consapevolezza di non potermi vedere e continuo a farmi schifo, nel mentre.

sabato 24 settembre 2011

Sbam. Di nuovo.

*io non sono normale. mi sa che mi hanno montata stortissima
*no è che hanno insistito su alcune cose fino allo stremo, dopo si sono presi una pausa caffè e hanno arronzato

vomito.

un sacco.

lunedì 12 settembre 2011

venerdì 9 settembre 2011

sesso figa cazzo gangbang tette lesbiche



Sì, ho scoperto che se nel titolo metto una serie di oscenità il mio post verrà letto da una miriade di arrapati. BENVENUTI ! Sfortunatamente per voi in questo post non si parla di SESSO nè di FIGA, tantomeno di CAZZI, GANGBANG e LESBICHE. Si parla del fatto che è uno di quei periodi dove lui non mi parla, gli do proprio fastidio, qualsiasi cosa faccia o pensi. Ciclicamente tornano questi momenti, non ci posso fare niente, se non aspettare che passino. CHE VOMITO. Mi sono mangiata un mcmerda menù medio.

.. oh.

E' il fantomatico cugino che abbiamo tutti che qualsiasi cosa voi facciate, lavoro, università, scuola, vita, relazioni lui sa farla meglio, l'ha già fatta prima di voi, la rifarà quando meno ve l'aspettate.
[ De rivalsa, Faineant ]


.. va.
Ma vaffanculo.

giovedì 8 settembre 2011

Us and Them - Pink Floyd.

Us and Them
And after all we're only ordinary men
Me, and you
God only knows it's not what we would choose to do
Forward he cried from the rear
And the front rank died
And the General sat, as the lines on the map
Moved from side to side
Black and Blue
And who knows which is which and who is who
Up and Down
And in the end it's only round and round and round
Haven't you heard it's a battle of words
The poster bearer cried
Listen son, said the man with the gun
There's room for you inside
Down and Out
It can't be helped but there's a lot of it about
With, without
And who'll deny that's what the fightings all about
Get out of the way, it's a busy day
And I've got things on my mind
For want of the price of tea and a slice
The old man died

mercoledì 7 settembre 2011

» Impatto con la realtà tra tre .. due .. uno.

*cerco di immaginarti alle prese con me a 18 anni
*MAMMA
*e mi viene da ridere, mi detesteresti un sacco
*TI AVREI STESA CON IL VECCHIO UNO-DUE
*no ma poi mi addentro nelle dinamiche fantascientifiche di come saremmo stati io e te in tempi diversi e in diversa situazione e lì è un buco nero dove sono finita un casino di volte
* il tempo migliore è questo.


martedì 6 settembre 2011

• sognare sognare sognare .

A parte che ho passato tutto il giorno a pensare.

Anna è venuta in negozio da me, l'hanno sfrattata .. lei e la sua famiglia. Non sa dove andare, io posso darle solo il divano. Che deve dividere con il cane. Ma è un divano e alla mattina le farò il cappuccino.

Mamma ancora spera, dovrebbe smetterla cazzo. Un alcolizzato è un alcolizzato e se non ha voglia di venirne fuori non vedo perchè ci devo rimettere io.

Papà oggi compie gli anni, gli ho regalto una bella felpa.
E' così bello il mio papà, potessi sposerei lui.

venerdì 2 settembre 2011

[ sonno e poca voglia ]


Ho sonno e poca voglia di qualsiasi cosa.
E adesso, cosa faccio ?

lunedì 22 agosto 2011

incipit.

Non dormo. La lancetta dell'orologio, quella più corta, segna le quattro. L'altra non la vedo. Odio quel buco di ufficio, dove la carta da parati viene via al pari della pellicola di plastica posta sugli schermi delle televisioni imballate. L'umidità entra e trasuda da quelle pareti, esattamente come ora la sento violentare le mie vecchie ossa. Vecchie, vecchie almento quanto il fegato ed i polmoni che dormono al mio fianco, dio quant'è bella. Mi giro, la guardo. Allungo una mano ed ecco che il filo morbido di quel nero petrolio s'intreccia tra le mie dita. Arriva al naso, le mandorle. Il profumo delle mandorle. Quell'estate mia madre s'era fissata per un sapone del quale aveva visto la pubblicità in televisione, un dispenser banalissimo che prometteva una pelle ai limiti del credibile. Quel'odore era ovunque, nasceva nelle sue mani viveva nell'aria, passava nelle lenzuola e alla fine al mio naso. Come ora, i suoi capelli. I tuoi capelli, amore mio. Non credo d'averti mai chiamata così, non ricordo. Eppure devo averlo pensato così tante volte, almeno tante quante poi l'ho fatto morire nella gola appena aprivo la bocca, e tu correvi. Tutte le mattine ti vedevo passare sotto la finestra del mio ufficio, come un cane che segue il padrone, il mio sguardo fissava la tua coda bruna. A destra e a sinistra, e ancora. Ancora. Mandorle. Ancora.

Mi chiamo Francesco. Non dormo da quattro giorni.

venerdì 12 agosto 2011

» Roba da Campagnoli; volume uno.

Le persone dicono che accettare critiche anche spiacevoli sia indice di maturità. Il problema è che quando t'azzardi a restituire loro il grande favore .. s'incazzino come api. Insomma, il succo è : ascoltami mentre ti insegno a vivere, ma tu non azzardarti ad insegnare qualcosa a me. 
E la mia risposta ? Sempre la stessa : VAFFANCULO.

domenica 7 agosto 2011

› Stronzo

Lo so che lo sai cosa voglio. Te ci godi a vedermi impotente nel desiderio di chiedertelo. Lo sai che non aspetto altro e stai lì, a guardarmi. Ti detesto, ti spaccherei la faccia. Vorrei solo trovare la forza di dirti di no, quando sarai tu a chiedermelo.

martedì 2 agosto 2011

• Guardami, vedimi come mi vedo io.

Vorrei che tu mi vedessi con i miei occhi. Vorrei che tu percepissi il senso di inadeguatezza che vivo ogni giorno da sempre. La voglia d'essere speciale, la rassegnazione nell'accettare d'essere qualcosa che non mi piace e non mi piacerà mai. Dimmi che sono bella, dimmi che sono intelligente, dimmi che vorresti scoparmi. Continua a dirmelo, mi sento meglio. Ma dura poco.

Scrivilo, firmalo e mettilo agli atti.

giovedì 28 luglio 2011

› Aria fredda, mi manchi.

Lo ammetto, ho passato la serata ad annusare il tuo profumo sul cuscino. Che devo farci, mi fa impazzire. Il problema è che allo stesso tempo mi fa male, tu non ci sei e sebbene so che tornerai ora come ora soffro la tua assenza. Nemmeno posso dirlo ad alta voce, nemmeno posso scrivertelo. Il desiderio di averti qui è talmente inconfessabile che anche adesso, in quest'anonimato, mi rende nervosa e mi fa sentire inopportuna. La voglia delle tue mani  addosso mi torna ad intervalli regolari durante tutta la giornata, il desiderio di sentirmi apprezzata da te mi fa rimanere senza respiro.

E tutto questo è terribilmente sbagliato.
Sono solo capricci perchè lo so, lo so che in realtà non vorrei nulla di tutto questo, realmente. E' solo strano dover combattere con questi pensieri quando, razionalmente, si sa bene che siano esclusivamente istinti ai quali nemmeno si dovrebbe dare corda a livello di scherzo. E si confonde l'amore, con la voglia di trasgredire

Posso tenerti come capriccio ?
Mi va così, oggi.

mercoledì 27 luglio 2011

» Apri le gambe, ora.

Con il passare del tempo, mi sono resa conto di non saper resistere a certe attenzioni che mi portano inesorabilmente ad aprire le gambe senza nemmeno pensarci. Di mattina, questo tipo di attenzioni, mi fa saltare tutti i ragionamenti per i quali potrei decidere di non scopare. Dormo sempre su un fianco, il sinistro, perchè mi piace guardare fuori dalla finestra prima di addormentarmi. Lui dorme allo stesso modo, di conseguenza ci vuole poco ad allungare una mano verso le mie gambe e da lì ci vuole ancora meno per ottenere il mio permesso per tutto il resto. Ed è nel silenzio della mattina presto che inizia a sentirsi quel fuscio di lenzuola che condisce l'atto in sè. Le persone che sottocasa si sono svegliate presto e vanno a fare colazione prima di andare a lavorare, chiacchierano. La fontana fa scorrere acqua e tu la senti, perchè è lì a pochi metri. Poi, quando il piacere cresce ed inizia quel concerto di gemiti e respiri, tutto il resto sparisce fino a quando non vieni fortissimo, così tanto che urleresti. Ma la finestra è aperta e no, lui non si merita di sentirti urlare. Però ti è piaciuto, lo rifaresti. Immediatamente.
Invece mi giro, gli do le spalle. Mi lascio coccolare prima di vederlo adare in bagno.

Alla mattina scopare fa bene, sì.
Sarebbe da fare tutti i giorni.

martedì 26 luglio 2011

• ● › E così ci sono anch'io.

Sì, a quanto pare eccomi qui. Il mio blog. Sembrerebbe un blog vero. Dunque, l'aspetto l'ho sistemato e ho iniziato pure a prendere confidenza con tutte le varie opzioni. Bene, non mi resta che capire a che serva un blog.
In un blog si scrive come si scrive in un diario. Può anche essere un diario di viaggio o semplicemente la cronaca della giornata. O magari un secchiello, dove vomitare di tanto in tanto. Bè, sì. Un secchio del vomito sarebbe utile, lo è stato a suo tempo potrebbe esserlo anche ora.
Cosa si dovrebbe scrivere nel post di inaugurazione di un blog? Una presentazione sommaria dello scrivente? No, non mi va. Anzi, a dirla tutta manco so se ho voglia di dare le coordinate adeguate per identificarmi. L'anonimato mi piace, anche se poi fatico a mantenerlo.

Magari sarebbe utile fare un quadro della situazione di partenza. Che non fa tanto schifo, ho visto dipinti peggiori. In sostanza ho un lavoro abbastanza tranquillo, una casa piccola e sempre incasinatissima, un cane e un coinquilino. Sono iscritta all'università ma vado a rilento, alle volte penso che sia il caso di mollare, ma solo a farne l'ipotesi mi viene da piangere. La mia migliore amica s'è sposata un mese fa e non mi ha detto nulla, non mi parla da circa due anni. Lei come le altre, ovviamente. Il mio migliore amico si sta per laureare la seconda volta e vive in una casa al lago, lo vedo poco. Mi manca. Non ho più una compagnia, ho amici sparsi che vedo più o meno regolarmente. Non esco dall'Italia da tempo immemore e comincio a sentire la nostalgia di casa mia. Alle volte provo una sorta di attrazione fisica verso ragazzi decisamente più giovani o decisamente più vecchi, del tutto fuori dalla mia portata per una serie di ragioni. Finisco con il prendermi cotte che muoiono esattamente dove nascono.

E' da qui che prende vita il mio blog.