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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

giovedì 31 maggio 2012

Pensieri arruffati, al freddo.

( Romy Schneider )

I silenzi che mettono a disagio... Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio? E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale, quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.
( Mia Wallace )

E ora penso che il tempo che ho passato
Con te
Ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto e io non so cosa dire
Non troviamo il motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è
Niente
Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole  
( Noemi )
Ma io ti penso e ti voglio lo stesso
voglio morirti addosso perché addosso a te sto meglio
che in un letto con un altro che mi ama
io preferisco accontentarmi di sentirti dire
le uniche parole dolci e vere che sai dire
che son splendida ma stupida
( Micaela )
 
 
 ( James Dean )
Ma che poi, la vedo solo io la somiglianza nello sguardo?
Bè, cazzi o non cazzi, io questo me lo farei.
Pure la copia, a dirla tutta.

mercoledì 30 maggio 2012

l'orchidea.


Spaccami di baci,
prendi in mano un cuore
e poi senza esitare
dammi parole d'amore
che non sai spiegare ma
stringimi, accarezzami
respingimi, poi prendimi di nuovo
e lasciami ancora sognare di averti
tra il male e Dio


domenica 27 maggio 2012

Dal vangelo secondo il testimone.

Fràn, te lo devo dire. Siamo onesti, non sei mai stata bella. Non sei mai stata nemmeno simpatica ed io lo so, ti conosco da quando sei nata. Bè, ammetto che attorno ai sette anni un po' mi piacevi, ma sai a quell'età ...
Non è questo il punto, a tredici anni ti sei messa in testa d'essere carina. Chi te lo ha detto non si sa, ma te te ne sei convinta e non c'è stato nulla da fare, ci credevi e basta. Bè Fràn, mi stavi sulle palle. Ti ricordi, no? Ti evitavo quasi, mi urtava il tuo atteggiamento. Insomma antipatica lo sei sempre stata, ma non riesco immaginare niente di peggio di un'antipatica bruttina che si sente bella. Va bè, qualcuno poi ha anche pensato bene di darti delle conferme. Ma ti sei mai chiesta perchè piacevi sempre a chi a te non piaceva affatto? Dai, te lo ricordi Matt? E quello con i capelli rossi? Per non parlare di quello alto un metro e uno sputo, appena hai avuto l'età per farlo non te li sei risparmiati ma .. dio, Fràn. Però ce ne hai messo di tempo per farti quelli che ti piacevano davvero, no? Parliamo di Alex? Di Nikolas?
Poi, improvvisamente, hai smesso di crederci. Sei scesa dall'Olimpo e sei tornata ad essere sopportabile ma proprio mentre riallacciavo i rapporti con la Fràn che piaceva a me, una sparata ti ha rilanciato in testa alla classifica. Vaffanculo, Fràn. Ci stavo di merda quando venivo a vederti sculettare, sapevo che una volta scesa di lì saresti andata a comprarti la tua dose di spicciola autostima al cesso; sei tornata a farmi schifo. Ma Fràn, sei sempre stata bruttina. Con il trucco, pettinata bene, le unghie belle fatte, i vestiti firmati, le scarpe costose .. Fràn, se metti il rossetto ad un porco, questo rimane un porco.

Bè Fràn, sai che ti dico? Tu non mi piaci, sei antipatica e bruttina. Ora ancora di più, non ti pettini nemmeno e sei tornata a fregartene. Ed è questo il momento che preferisco, più te ne freghi, meno mi piaci, più penso che tu sia una meraviglia.

E non piangere, lo sai tu per prima che sei una puttana e anche della peggior specie. Lui ha solo avuto le palle per dirtelo in faccia. Non lo conosco, non so chi sia, ma so che ha ragione. E ricordati che non esiste nessuno al mondo al quale tu possa dire tutto; mi stupisco di te. Tu, che non parli manco allo specchio con te stessa, tu che per parlare con me ti prepari il discorso ore prima. Tu, che parli veloce e balbetti. Diventi rossa, ridi e ti nascondi dietro le tue mani e la tua ironia arruffata. Ti sei lasciata fottere, Fràn. Ma ti aspetto, le ferite te le lecco io. Perchè sì, tu non mi piaci, ma sono l'unico al mondo che senza di te morirebbe per davvero.

Mettilo nel cassetto, Fràn.

venerdì 25 maggio 2012

s'è rotto, fràn.


Abbiamo finito, lascia i soldi sul comodino.
 E vattene.
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domenica 13 maggio 2012

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Dopo aver inondato la stanza di sangue, se n'è andato verso la scrivania.

( colonna sonora: Riders on the Storm / The doors )

« Girl ya gotta love your man
Girl ya gotta love your man
Take him by the hand
Make him understand
The world on you depends
Our life will never end
»


Le persone praticamente perfette non si lasciano confondere da sentimenti.
( Mary Poppins )

  Vivien Leigh

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

( P. Neruda )

Harry: C'ho pensato tanto... e il risultato è che ti amo.
Sally: Cosa?
Harry: Ti amo.
Sally: E che cosa pensi che ti risponda adesso?
Harry: Per esempio: anch'io ti amo.
Sally: Preferisco: me ne vado.
Harry: Allora non significa niente per te?
Sally: Mi dispiace, Harry. Lo so che questa è la notte di capodanno, lo so che ti senti solo ma tu non puoi arrivare qui, dirmi che mi ami e aspettarti che questo risolva tutto. Le cose non funzionano in questo modo.
Harry: Bè, e come funzionano?
Sally: Non lo so! Ma non in questo modo...
Harry: Allora proviamo così: ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi, ti amo quando ci metti un'ora a ordinare un sandwich, amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo, mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf e sono felice che tu sia l'ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera. E non è perché mi sento solo. E non è perché è la notte di capodanno. Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile!
Sally: Ecco! Tanto sei il solito imbroglione! Dici cose del genere, e mi spieghi poi come faccio a odiarti io? E invece io ti odio! Ti odio. Sul serio, ti odio.

( Harry ti presento Sally

risoluzione massima.


Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe.
Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della Follia.

( Erasmo da Rotterdam, "Elogio della follia" )

venerdì 11 maggio 2012

evergreen.



Oasis - Wonderwall

Today is gonna be the day
That they're gonna throw it back to you
By now you should've somehow
Realized what you gotta do
I don't believe that anybody
Feels the way I do about you now


Backbeat the word was on the street
That the fire in your heart is out
I'm sure you've heard it all before
But you never really had a doubt
I don't believe that anybody feels
The way I do about you now

And all the roads we have to walk along are winding
And all the lights that lead us there are blinding
There are many things that I would
Like to say to you

I don't know how

Because maybe
You're gonna be the one who saves me 
And after all
You're my wonderwall

Today was gonna be the day?
But they'll never throw it back to you
By now you should've somehow
Realized what you're not to do
I don't believe that anybody
Feels the way I do
About you now

And all the roads that lead to you were winding
And all the lights that light the way are blinding
There are many things that I would like to say to you
I don't know how

I said maybe
You're gonna be the one who saves me 
And after all
You're my wonderwall

I said maybe
You're gonna be the one who saves me ?
And after an
You're my wonderwall

Said maybe
You're gonna be the one that saves me
You're gonna be the one that saves me
You're gonna be the one that saves me 

giovedì 10 maggio 2012

e poi c'era quella canzone .. che non mi viene in mente.

The Police - Every breath you take.



Every breath you take
and every move you make
every bond you break
every step you take
I’ll be watching you
Every single day
and every word you say
every game you play
every night you stay
I’ll be watching you
Oh, can’t you see
you belong to me?
How my poor heart aches
with every step you take
 Every move you make
every vow you break
every smile you fake
every claim you stake
I’ll be watching you
Since you’ve gone I’ve been lost without a trace
I dream at night, I can only see your face
I look around, but it’s you I can’t replace
I feel so cold, and I long for your embrace
I keep crying baby, baby please
Oh, can’t you see
you belong to me?
How my poor heart aches
with every step you take
Every move you make
every vow you break
every smile you fake
every claim you stake
I’ll be watching you
every move you make
every step you take
I’ll be watching you
I’ll be watching you
I’ll be watching you
I’ll be watching you…
 
Midge Ure - Breathe.
 
 
With every waking breath I breathe
I see what life has dealt to me
With every sadness I deny
I feel a chance inside me die

Give me a taste of something new
To touch to hold to pull me through
Send me a guiding light that shines
Across this darkened life of mine

Breathe some soul in me
Breathe your gift of love to me
Breathe life to lay ¹fore me
Breathe to make me breathe

For every man who built a home
A paper promise for his own
He fights against an open flow
Of lies and failures, we all know

To those who have and who have not
How can you live with what you¹ve got?
Give me a touch of something sure
I could be happy evermore

Breathe some soul in me
Breathe your gift of love to me
Breathe life to lay ¹fore me
To see to make me breathe

Breathe your honesty
Breathe your innocence to me
Breathe your word and set me free
Breathe to make me breathe

This life prepares the strangest things
The dreams we dream of what life brings
The highest highs can turn around
To sow love¹s seeds on stony ground

Breathe
Breathe

Breathe some soul in me
Breathe your gift of love to me
Breathe life to lay ¹fore me
To see to make me breathe

Breathe your honesty
Breathe your innocence to me
Breathe your word and set me free
Breathe to make me breathe
 

mercoledì 9 maggio 2012

più o meno così.



"..eravamo stesi tra i rododendri sul promontorio di Howth con quel suo vestito di tweedl grigio e la paglietta / il giorno che gli feci fare la dichiarazione / sì prima gli passai in bocca quel pezzetto di biscotti all'anice / e era un anno bisestile come ora sì 16 anni fa / Dio mio dopo quel bacio così lungo non avevo più fiato / sì disse che ero un fior di montagna / sì siamo tutti fiori / allora un corpo di donna / sì è stata una delle poche cose giuste che ha detto in vita sua / e il sole splende per te oggi / sì perciò mi piacque / sì perché vidi che capiva o almeno sentiva cos'è una donna / e io sapevo che me lo sarei rigirato come volevo / e gli detti quanto più piacere potevo per portarlo a quel punto / finché non mi chiese di dir di sì / e io dapprincipio non volevo rispondere / guardavo solo in giro il cielo e il mare / pensavo a tante cose che lui non sapeva / di Mulveyl e Mr Stanhope e Hester e papà e il vecchio capitano Groves / e i marinai che giocavano al piattello e alla cavallina come dicevan loro sul molo / e la sentinella davanti alla casa del governatore con quella cosa attorno all'elmetto bianco / povero diavolo mezzo arrostito / e le ragazze spagnole che ridevano nei loro scialli / e quei pettini alti / e le aste la mattina i Greci e gli ebrei e gli Arabi e il diavolo chi sa altro da tutte le parti d'Europa / e Duke street e il mercato del pollame / un gran pigolio davanti a Larby Sharonl / e i poveri ciuchini che inciampavano mezzi addormentati / e gli uomini avvolti nei loro mantelli / addormentati all'ombra sugli scalini / e le grandi ruote dei carri dei tori / e il vecchio castello vecchio di mill'anni / sì e quei bei Mori tutti in bianco / e turbanti come re / che ti chiedevano di metterti a sedere in quei loro buchi di botteghe / e Ronda con le vecchie finestre delle posadas / fulgidi occhi celava l'inferriata / perché il suo amante baciasse le sbarre / e le gargotte mezzo aperte la notte / e le nacchere / e la notte che perdemmo il battello ad Algesiras / il sereno che faceva il suo giro con la sua lampada / e Oh quel pauroso torrente laggiù in fondo / Oh e il mare / il mare qualche volta cremisi come il fuoco / e gli splendidi tramonti / e i fichi nei giardini dell'Alameda / sì e tutte quelle stradine curiose / e le case rosa e azzurre e gialle / e i roseti e i gelsomini e i geranii e i cactus / e Gibilterra da ragazza dov'ero un Fior di montagna / sì quando mi misi la rosa nei capelli / come facevano le ragazze andaluse / o ne porterò una rossa / sì / e come mi baciò sotto il muro moresco / e io pensavo be' lui ne vale un altro / e poi gli chiesi con gli occhi di chiedere ancora / sì allora mi chiese se io volevo / sì dire di sì / mio fior di montagna / e per prima cosa gli misi le braccia intorno / sì e me lo tirai addosso / in modo che mi potesse sentire il petto tutto profumato / sì e il suo cuore batteva come impazzito / e sì dissi / sì voglio / .

( james joyce; Ulisse )

martedì 8 maggio 2012

Uno si sveglia e ..

.. e si incazza da morire perchè il proprio Es si impossessa degli attori del sogno e mette in bocca loro cose che fanno innervosire. No, non ci siamo capiti: nella mia testa le cose devono andare come dico io visto che fuori di lì si deve fare i conti con la realtà. Nei miei sogni non voglio fare i conti con la realtà. Che poi, da brava esperta di Freud, lo so bene che tutto il sogno è puro Es. Non venite a fare i saccentoni con me, mi sta solo sul cazzo che questo decida - senza consultarmi - di rovinarmi una cosa carina. Eh sì, sarebbe stato carino se "la comparsa" invece di entrare ed insultarmi perchè non ero figa, mi avesse presa e sbattuta contro il muro. Che poi è quello che ha fatto la notte precedente e quella prima ancora.
Ma ho chiacchierato abbastanza in merito, ho vomitato nel mio sacchetto preferito e la cosa divertente è che il mio vomito fa ridere. Mi fa ridere ed io amo incondizionatamente ridere.
A dirla tutta passerei la mia vita a ridere, non me ne frega se la mia risata fa schifo, se somiglia a quella di un bambino, se quando parte fermarla è un casino. Voglio vivere ridendo, oh. Fino alle lacrime, fino a quando non mi scoppia la vena e mi fa male la pancia.

Ecco che parte il volo pindarico. No, niente flusso di coscienza alla Joyce per oggi.

Comunque!
Questa giornata è iniziata con una risata, ieri sera ne è proprio valsa la pena.

lunedì 7 maggio 2012

Un passo indietro?


Tre notti che non dormo per più di una mezzora. Oramai ho capito che le risposte che vorrei non esistono e se anche esistessero non c'è la reale voglia di tirarle fuori. Chissà se poi è giusto così, chissà se poi le cose sono realmente quelle che sembrano, chissà. So che stavo bene, ero quasi felice, tutto stava andando al suo posto fino a quando non m'è entrata in vena una bolla d'aria che, una volta arrivata al cervello, ha fatto un casino senza precedenti. E ora sto qui, nell'incapacità assoluta di muovermi in qualsiasi direzione; terrorizzata da realtà in potenza, realtà ipotetiche, realtà concrete. Ma ancora una volta posso dire d'essere contenta d'essere come sono, grazie a dio o a chi per lui posso sentire. Mi concedo tutto senza privarmi di nulla, vivendo al massimo nonostante alle volte si sbatta contro muri talmente tanto duri da distruggerti l'anima. Mi ricordo bene quando ho smesso di sentire, per mia volontà: stavo morendo. E sarei morta, d'altra parte l'intento e la volontà erano quelli. E allora dimmi, tu che sai tutto, è meglio morire anestetizzati dalla vita o è meglio morire di dolore? E' solo facendosi del male che poi si scopre quant'è bello essere semplicemente felici. Ho scelto di farmi del male, fino alla fine, non voglio rimpianti e non ne avrò nemmeno uno. 

Non mi ricordo nemmeno la tua faccia. 
Ma so che sorridi.

domenica 6 maggio 2012

Paranoie della domenica mattina, in una stanza vuota.

Mi sono rotolata nel letto almeno per un'ora, la prima volta che ho guardato il cellulare erano le otto e venti. "Ancora troppo presto" ho pensato. La seconda volta che ho guardato il cellulare erano le nove e un quarto e la terza erano le dieci. Ho fissato lo schermo per un attimo, poi mi sono girata dall'altra parte e ho lasciato che la testa facesse quello che aveva voglia di fare e vaffanculo. Ovviamente mi sono alzata subito dopo, mi sono trascinata in cucina e sbam! Eccolo il mal di testa, eh come potrei pensare ad un giorno soltanto senza di lui? Caffè, nimesulide e sigaretta: silenzio. Oggi sono pigra e non ho voglia di fare un cazzo. Sto per lasciare quattro anni di vita in una stanza vuota, spero solamente di riuscire a chiudere la porta abbastanza velocemente per lasciare là dentro la merda che continua a seguirmi. E poi niente, guardando fuori dalla finestra m'è venuta in mente questa canzone e mi sono ricordata quando lui me la cantava; m'ero dimenticata quanto fosse bello. Non ci vuole molto a capire cosa io vada cercando da una vita, qualcuno ci arriva. Ma solamente uno, in tanti anni, mi ha dato esattamente quello che volevo. E non c'è più.

Perchè costa tanta fatica farmi sentire unica?


She
may be the face I can't forget
a trace of pleasure I regret
may be my treasure or the price I have to pay
she may be the song that Solomon sings
may be the chill that autumn brings
my be a hounded tearful things
within the measure of the day.

She
may be the beauty or the beast
may be the famine or the feast
may turn each day into heave or a hell
she may be the mirror of my dream
a smile reflected in a stream
she may not be what she may seem
inside as shell

she who always seems so happy 'n proud
who's eyes can be so private and so proud
no one's allowed to see them when they cry
she may be the love that can and hope to last
may come to me from shadows of the past
that I remember till day I die

She
may be the reason I survive
the why and where for I'm alive
the one I'll care for through the rough and rainy years
me I'll take her laughter and her tears
and make them all my souvenirs
for where she goes I got to be
the meaning of my life is

she, she, she

sabato 5 maggio 2012

Sbam, alternativo. Di qualche giorno fa, però.

" Voglio dire, posso immaginare perchè uno litiga con te, ci ho litigato anche io con te un sacco di volte, e l'unico motivo per cui ci parliamo ancora è che ti conosco da troppo tempo e ti voglio troppo bene per pensare che quello sia il tuo modo standard di avere a che fare con me. Ma non è che sono tutti nella mia stessa situazione. Gli avrai risposto male una volta di troppo e avrà creduto che sei una scopa in culo. "
- Il terrone.

e dimmi che non vuoi morire.







giovedì 3 maggio 2012

Passatemi un secchio, sto per vomitare.


dai cazzo, pure Dante aveva la sua Beatrice. E' prerogativa degli artisti l'avere un amante teorico.