( underworld born )
- Dovresti mettere in ordine un po' di cose, Fràn.
- Oh sì, sicuro. Il problema è che non so da dove cominciare e comunque anche individuando un possibile punto di inizio, non avrei molto tempo per farlo.
- Ah, sì. Me lo dicevi anche quando avevamo quindici anni e ti rimproveravo per quanto fosse incasinata la tua camera da letto. Mai una volta che son riuscito a trovare qualcosa in quell'entropia.
- Ecco, Lorence. Così è la mia testa, come la mia vecchia camera da letto. Ti ricordi quando rovistando tra i panni sporchi è saltato fuori GT? Lo cercavi da settimane.
- Volevo ucciderti.
- Menata mi hai menata.
- Passami l'accendino.
- Ce l'hai underworld born?
- Come no. Ma così mi viene voglia di vederti ballare.
- Non fare l'innamorato.
- In realtà stavo semplicemente pensando che forse è arrivato il momento della carota. Quello del bastone è passato e non ha portato grandi risultati.
- Ah seh? Dopo l'ultima mail che mi hai mandato? Vaffanculo.
- Lo sai che ti amo.
- Sono ventisei anni che me lo dici, sì. Credo di saperlo. Prendi la tangenziale, spriz e sticazzi.
- Spriz e sticazzi.
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