Katia era distesa sull'erba. Le braccia le facevano da cuscino mentre lo sguardo si perdeva nel cielo azzurro privo di nuvole. Il vento le alzava la gonna, impudico e sfacciato violava la ragazza.
« Amami, amami » Pensava.
Mimmo era alla finestra, le dita della mano sinistra accarezzavano il pizzo delicato della tenda appena scostata. L'azzurro chiaro dell'indiscreto occhio destro feriva la stoffa lacerandola selvaggiamente mentre il timido ragazzo spiava, silenzioso, Katia.
« Amami, amami » Pensava.
Se le dita fossero state vento, se la tenda fosse stata carne.
I gemiti di quella ragazza, si sarebbero persi nel vento.
Le nuvole, pensa alle nuvole.
Questo post è b e l l i s s i m o .
RispondiEliminaTe lo giuro, emoziona.
Sono senza parole.
Complimenti!
Voglio solo dirti che è tipo la centesima volta che rileggo questo post!
RispondiEliminami fa tanto, tanto piacere.
RispondiEliminaQuoto G. Tante sensazioni, tanti pensieri in poche righe. Complimenti ;)
RispondiEliminaU.U quanti pensierini mi girano per la testa leggendo queste parole :P ...sono cariche di sensazioni :)
RispondiEliminaciao Luna
questo è veramente ma veramente bellissimo. mi sono emozionata a leggerlo.
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