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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

lunedì 30 aprile 2012

The day after.


Non ho fatto fatica a dormire, mi sono messa nel letto e via. Giusto il tempo per un paio di pensieri e già stavo nel mondo dei sogni. Però mi sono svegliata molto prima del previsto, la sveglia era alle nove ma alle sette già guardavo fuori dalla finestra. Mi mancherà quella dannata fontana, non mi mancheranno i vecchi che commentano il governo a decibel imbarazzanti all'alba.
Niente, mi son persa a fissare l'acqua della fontana e ci ho lasciato lì lo sguardo per forse un'ora buona; non saprei dire con esattezza cosa mi sia passato per la testa, ne ho pensate parecchie ma avevo delle strane reazioni. Ad un certo punto ho sorriso e ho sentito il mio viso rovente, sono arrossita. Bè se dovessi scegliere un posto dove vivere per sempre, sarebbe un posto magico a metà tra il sogno e la veglia: lì tutto è possibile. Potessi descrivere o disegnare tutto quello che la mia mente partorisce in quel momento sarebbe stupendo, qualche volta ci ho provato ma non sempre il risultato rende. Comunque adesso non ho il tempo necessario, ma ho intenzione di farlo. Molto presto racconterò una storia nuova, sì perchè i nostri personaggi questa volta meritano un autore. 

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