Fràn, te lo devo dire. Siamo onesti, non sei mai stata bella. Non sei mai stata
nemmeno simpatica ed io lo so, ti conosco da quando sei nata. Bè, ammetto che
attorno ai sette anni un po' mi piacevi, ma sai a quell'età ...
Non è questo
il punto, a tredici anni ti sei messa in testa d'essere carina. Chi te lo ha
detto non si sa, ma te te ne sei convinta e non c'è stato nulla da fare, ci
credevi e basta. Bè Fràn, mi stavi sulle palle. Ti ricordi, no? Ti evitavo
quasi, mi urtava il tuo atteggiamento. Insomma antipatica lo sei sempre stata,
ma non riesco immaginare niente di peggio di un'antipatica bruttina che si sente
bella. Va bè, qualcuno poi ha anche pensato bene di darti delle conferme. Ma ti
sei mai chiesta perchè piacevi sempre a chi a te non piaceva affatto? Dai, te lo
ricordi Matt? E quello con i capelli rossi? Per non parlare di quello alto un
metro e uno sputo, appena hai avuto l'età per farlo non te li sei risparmiati ma
.. dio, Fràn. Però ce ne hai messo di tempo per farti quelli che ti piacevano
davvero, no? Parliamo di Alex? Di Nikolas?
Poi, improvvisamente, hai smesso
di crederci. Sei scesa dall'Olimpo e sei tornata ad essere sopportabile ma
proprio mentre riallacciavo i rapporti con la Fràn che piaceva a me, una sparata
ti ha rilanciato in testa alla classifica. Vaffanculo, Fràn. Ci stavo di merda
quando venivo a vederti sculettare, sapevo che una volta scesa di lì saresti
andata a comprarti la tua dose di spicciola autostima al cesso; sei tornata a
farmi schifo. Ma Fràn, sei sempre stata bruttina. Con il trucco, pettinata bene,
le unghie belle fatte, i vestiti firmati, le scarpe costose .. Fràn, se metti il
rossetto ad un porco, questo rimane un porco.
Bè Fràn, sai che ti dico?
Tu non mi piaci, sei antipatica e bruttina. Ora ancora di più, non ti pettini
nemmeno e sei tornata a fregartene. Ed è questo il momento che preferisco,
più te ne freghi, meno mi piaci, più penso che tu sia una meraviglia.
E non piangere, lo sai tu per prima che sei una puttana e anche
della peggior specie. Lui ha solo avuto le palle per dirtelo in faccia. Non lo
conosco, non so chi sia, ma so che ha ragione. E ricordati che non esiste
nessuno al mondo al quale tu possa dire tutto; mi stupisco di te. Tu, che
non parli manco allo specchio con te stessa, tu che per parlare con me ti
prepari il discorso ore prima. Tu, che parli veloce e balbetti. Diventi rossa,
ridi e ti nascondi dietro le tue mani e la tua ironia arruffata. Ti sei lasciata
fottere, Fràn. Ma ti aspetto, le ferite te le lecco io. Perchè sì, tu non mi
piaci, ma sono l'unico al mondo che senza di te morirebbe per davvero.
Mettilo nel cassetto, Fràn.
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