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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

lunedì 7 maggio 2012

Un passo indietro?


Tre notti che non dormo per più di una mezzora. Oramai ho capito che le risposte che vorrei non esistono e se anche esistessero non c'è la reale voglia di tirarle fuori. Chissà se poi è giusto così, chissà se poi le cose sono realmente quelle che sembrano, chissà. So che stavo bene, ero quasi felice, tutto stava andando al suo posto fino a quando non m'è entrata in vena una bolla d'aria che, una volta arrivata al cervello, ha fatto un casino senza precedenti. E ora sto qui, nell'incapacità assoluta di muovermi in qualsiasi direzione; terrorizzata da realtà in potenza, realtà ipotetiche, realtà concrete. Ma ancora una volta posso dire d'essere contenta d'essere come sono, grazie a dio o a chi per lui posso sentire. Mi concedo tutto senza privarmi di nulla, vivendo al massimo nonostante alle volte si sbatta contro muri talmente tanto duri da distruggerti l'anima. Mi ricordo bene quando ho smesso di sentire, per mia volontà: stavo morendo. E sarei morta, d'altra parte l'intento e la volontà erano quelli. E allora dimmi, tu che sai tutto, è meglio morire anestetizzati dalla vita o è meglio morire di dolore? E' solo facendosi del male che poi si scopre quant'è bello essere semplicemente felici. Ho scelto di farmi del male, fino alla fine, non voglio rimpianti e non ne avrò nemmeno uno. 

Non mi ricordo nemmeno la tua faccia. 
Ma so che sorridi.

1 commento:

  1. Cito.. qualcuno qualche tempo fa:

    "Io sono talmente tanto impegnata a vivere che a volte mi dimentico che posso far del male. Tu sei talmente tanto impegnato a difenderti dal male che ti scordi di vivere"

    ... saggia sta donna.


    Forse.

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