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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

martedì 8 maggio 2012

Uno si sveglia e ..

.. e si incazza da morire perchè il proprio Es si impossessa degli attori del sogno e mette in bocca loro cose che fanno innervosire. No, non ci siamo capiti: nella mia testa le cose devono andare come dico io visto che fuori di lì si deve fare i conti con la realtà. Nei miei sogni non voglio fare i conti con la realtà. Che poi, da brava esperta di Freud, lo so bene che tutto il sogno è puro Es. Non venite a fare i saccentoni con me, mi sta solo sul cazzo che questo decida - senza consultarmi - di rovinarmi una cosa carina. Eh sì, sarebbe stato carino se "la comparsa" invece di entrare ed insultarmi perchè non ero figa, mi avesse presa e sbattuta contro il muro. Che poi è quello che ha fatto la notte precedente e quella prima ancora.
Ma ho chiacchierato abbastanza in merito, ho vomitato nel mio sacchetto preferito e la cosa divertente è che il mio vomito fa ridere. Mi fa ridere ed io amo incondizionatamente ridere.
A dirla tutta passerei la mia vita a ridere, non me ne frega se la mia risata fa schifo, se somiglia a quella di un bambino, se quando parte fermarla è un casino. Voglio vivere ridendo, oh. Fino alle lacrime, fino a quando non mi scoppia la vena e mi fa male la pancia.

Ecco che parte il volo pindarico. No, niente flusso di coscienza alla Joyce per oggi.

Comunque!
Questa giornata è iniziata con una risata, ieri sera ne è proprio valsa la pena.

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