Giorno 3

Credo che se a 27 anni non ti sei mai messo in discussione allora i casi sono due: o sei un genio consapevole d'essere tale o sei un emerito idiota convinto d'avere qualcosa di geniale. Considerando che di personalità eccezionali attualmente il mondo ne vanta poche, non mi riesce difficile dare quasi per completamente scontata la seconda opzione. Questo è più o meno quello che rispondo quando mi chiedono perché diventare vegan?  Successivamente partono le solite domande: ma cosa mangi? Ma non ti senti senza forze? Ma sei sicura che si possa vivere senza proteine animali? E le piante non soffrono? Successivamente, una volta data una riposta paziente e plausibile a tutte queste domande, ecco che parte la seconda raffica che di solito comprende giustificazioni e scusanti: anch'io vorrei tanto ma non posso, sono anemico! Ho la pressione bassa, altrimenti diventerei vegano subito! Ho un sacco di allergie, purtroppo non posso mangiare quasi niente che non sia carne e pesce. E qui di solito mi fermo, sorrido e provo a cambiare discorso anche sei amici e conoscenti oramai mi vedono come un'aliena da esaminare. È diventata matta, nessun medico prescriverebbe una dieta vegana. Questo dicono di me, beccati in pieno mentre sbagliavano la chat di whatsapp; ovviamente faccio finta di niente e me la rido. La carne è buona, lo so, io per il pesce divento matta, ma sono poche quelle persone che riescono a capire il vero perché. È più comodo pensare che un vegano sia impazzito e che sia giusto mangiare la carne. Peccato, spesso non sanno proprio cosa si stanno perdendo.